Guardare la città nel riflesso dello suo specchio acquatico

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Installazioni
Una città si ritrova al cospetto di se stessa nell’immagine specchiata che il mare le restituisce. Waterfront rappresenta un luogo invisibile: la soglia di separazione tra la città e il mare, che la confina e le dà origine. Stravolgendo il concetto di fronte, i veri personaggi sono gli abitanti subacquei di una città che esplicita la sua architettura come riflesso di se stessa.
Lo spazio ideale di un intimo e acquatico abitare è sostenuto da una colonna sonora che, reiterandosi in loop, diventa quasi materica. Waterfront nasce all’interno del progetto Sensi Contemporanei, a cura della Fondazione Biennale di Architettura di Venezia, e prende parte all’allestimento di “Portus: città porto”, con i progetti vincitori dell’omonimo concorso nell’edizione del 2006. L’opera è stata riproposta nel 2016, a Palazzo Bonocore, Palermo, all’interno della mostra collettiva “Divino Amore”, a cura di Alba Romano Pace.
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