Da un insieme fortemente frammentato, abbiamo ricavato diversi ambienti: un lungo banco da cui ammirare il lavoro del barman e della cucina a vista, un giardino ritrovato e un ambiente più intimo. Il prezioso caveau al piano sottostante è stato letteralmente scoperto, per permettere alle vere protagoniste, le bottiglie di Giuseppe Lisciandrello, di raccontare ai clienti storie di vino e di vignaioli. L’architettura di Vinoveritas si mette interamente al servizio di uno storytelling in cui ogni dettaglio fa la differenza: l’ottone utilizzato per far risaltare le geometrie, la naturale bellezza della pietra fossile su banchi e tavoli, le sedute con cuscini in cuoio. Tutto è rigorosamente tailor-made, grazie alle maestranze coinvolte nella realizzazione di un progetto di restyling totale che investe anche l’identità visiva. Il nuovo logo è una V disegnata ad hoc, a partire dalla quale abbiamo progettato un intero set di glifi e icone basati sulle stesse geometrie morbide, concentrandoci in particolare sul cerchio, ereditato dal logo preesistente e riferimento al bicchiere poggiato sul tavolo. Per gli stampati abbiamo scelto di elevare il livello percepito del brand utilizzando un tono di blu elegante e profondo. Il lavoro sul lettering ci ha consentito inoltre di trasformarlo esso stesso in un pattern, grazie al suo forte carattere decorativo.